Otto, otto, otto
A pochi chilometri da Andria, in cima a una sommità delle Murge, in Puglia, sorge un’affascinante costruzione medievale: Castel Del Monte.
Di forma ottagonale, come la corona con cui fu incoronato l’imperatore Federico II di Svevia, presenta otto torri ai vertici, otto stanze al piano inferiore, otto in quello superiore, un cortile a pianta ottagonale, gli elementi decorativi a tema botanico sempre in numero di otto.
Troppo esposto, e privo di un fossato o di cannoniere, per essere una roccaforte difensiva, difficile che fosse la residenza dell’imperatore, perché troppo piccolo e sguarnito di sale funzionali, inadatto anche svolgere la sola funzione di castelletto di caccia. Per questo un alone di mistero avvolge il castello, considerato da molti studiosi una sorta di tempio laico, ricco di simboli esoterici, astronomici e matematici.
Durante l’equinozio di autunno, ad esempio, sembra che un raggio di sole entri da una delle finestre esposte a sud-est, illuminando una porzione di muro dove prima era scolpito un bassorilievo.
I 2 leoni posti sulle colonne ai lati del portale di ingresso, sono rivolti verso i punti dell’orizzonte in cui il sole sorge nei due solstizi d’estate e d’inverno (“nei giorni di solstizio ed equinozio le ombre gettate dalle pareti abbiano una particolare direzione”).
A noi posteri il Castello resta come un monumento celebrativo della grandezza di Federico II, una figura affascinante della storia medievale: appassionato di matematica, poesia, filosofia e astronomia, accolse presso la sua corte studiosi arabi, greci, ebrei e italiani.
Non a caso i suoi contemporanei lo soprannominarono Stupor Mundi, regnante illuminato, mecenate, caratterizzato da quella curiosità di cui la conoscenza si nutre.
Autore foto: Giulia Gasperini
No Comments
Sorry, the comment form is closed at this time.