ASPETTANDO JOE FOLKMAN A MILANO – Parte seconda
Nell’aprile del 2014 John Kotter pubblicava “Accelerate!”. Professore Emerito dell’Harvard Business School ed illustre voce internazionale di leadership e change, Kotter cercava allora una soluzione efficace che consentisse alle aziende di rimanere competitive nel bel mezzo del sovvertimento e della costante turbolenza imposti dall’innovazione. Condizione apparentemente impossibile per tutte le aziende che, avendo oltrepassato lo stadio di start-up, hanno come mantra l’ottimizzazione, l’efficienza, il risk-averse piuttosto che l’agilità strategica.
Le gerarchie e i processi manageriali, affermava Kotter, sono fondamentali per la gestione ma non sono sufficienti a scorgere per tempo rischi ed opportunità e quindi a formulare ed implementare iniziative strategiche creative con la velocità richiesta.
La sua originale soluzione era la creazione di un “dual operating system”: due sistemi che operano internamente all’azienda in concerto fra loro, il primo per l’operatività appunto, il “qui e ora”, il secondo per il disegno e la realizzazione delle strategie attraverso una struttura a network, in costante comunicazione con il primo e con l’esterno dell’organizzazione, composta da volontari provenienti dalle varie funzioni e ruoli aziendali.
Cambiando paradigma e atterrando dalla galassia Azienda al pianeta Individuo, Jack Zenger e Joe Folkman invece hanno esplorato la selva, non oscura ma complessa, dei comportamenti organizzativi e dei fattori distintivi di una leadership che ottemperi velocità e qualità.
Fra questi spicca guarda caso la comunicazione efficace: quando i leader fanno in modo che tutti capiscano (non solo ricevano) la direzione, quali opportunità e quali rischi debbano essere colti ed affrontati, la velocità e la qualità aumentano in modo esponenziale.
Un altro fattore distintivo è il coraggio di cambiare: i leader con alti livelli di velocità e qualità d’azione sanno interpretare il ruolo di champion del cambiamento rispetto ai leader lenti e che si accontentano di mediocri risultati che la frenano, per sé e per gli altri.
STAY TUNED per scoprire gli altri comportamenti distintivi scoperti da Joe Folkman e Jack Zenger…
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