Elsa Schiaparelli: il mondo a 23 anni
Icona della moda innovativa e anticonformista, Elsa Schiaparelli all’età di 23 anni inizia a girare per il mondo, passando per Londra, Parigi e New York. In queste città entra in contatto con il mondo surrealista, conoscendo artisti del calibro di Marcel Duchamp, Man Ray, Jean Cocteau e Salvador Dalì, le cui influenze sono evidenti nelle sue creazioni di moda. Con quest’ultimo creò, nel 1937, il celeberrimo Abito Aragosta, una vera e propria opera d’arte indossabile.
Nata a Roma e cresciuta all’interno di una famiglia di intellettuali, Elsa studia filosofia sognando di diventare poetessa nonostante l’ostilità dei genitori, che per soffocare le sue ambizioni “inopportune” decidono di mandarla in un convento in Svizzera, da cui esce poco dopo per uno uno sciopero della fame.
Spesso trascurata in favore di nomi più celebri come Coco Chanel, a Elsa Schiaparelli dobbiamo riconoscere molto di com’è la moda oggi. A lei si devono, tra le altre cose, l’invenzione della sfilata, nell’accezione moderna del termine – simile a uno spettacolo, con musica ed effetti di luce –, e l’introduzione nella moda del famosissimo rosa shocking, noto appunto con il nome di “rosa Schiaparelli”.
Tra le sue intuizioni c’è stata quella del prêt-à-porter, la produzione di vestiti in serie secondo misure standard, e l’abbandono delle costrizioni nell’abbigliamento a cui era rilegata la donna, in favore di linee sportive, colori accesi, zip, fiocchi e fantasie multicolore.
Anche per questo è considerata una delle pioniere dell’emancipazione femminile dello scorso secolo: per Elsa, infatti, l’abito era il primo strumento di comunicazione, il primo modo che le donne avevano per affermare sè stesse e le loro libertà.
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