22 Magiche figure
“Se la vita è un gioco di carte noi nasciamo senza conoscerne le regole”
Niki de Saint Phalle
Guardandosi attorno sembra di essere appena atterrati in un altro pianeta: in realtà ci troviamo ai Giardini dei Tarocchi di Capalbio, nella Maremma, in provincia di Grosseto.
Ispirandosi al Parc Güell di Gaudì a Barcellona e al Sacro Bosco di Bomarzo, la scultrice francese Niki de Saint Phalle, a partire dal 1979, crea questo luogo magico, popolato da 22 figure ispirate agli Arcani Maggiori dei Tarocchi, quelli che indicano il viaggio dell’anima attraverso la vita e i momenti cruciali, che ci aiutano a evolvere.
Le figure (Il Mago, La Papessa, L’Imperatrice, Gli Amanti, Il Sole, La Luna, e le altre), in acciaio e vetro ricoperte da specchi, sono state realizzate nel corso di diciassette lunghi anni: grandi nomi dell’arte contemporanea, tra cui il marito Tinguely, hanno aiutato Niki in questa impresa colossale.
Come si legge sul sito dedicato al parco:
“Il Giardino dei Tarocchi […] è il risultato di una vita intera dedicata da Niki de Saint Phalle all’arte e la prova che i sogni possono diventare realtà, anche se si è donna, artista, imprenditrice e unica finanziatrice di una tale opera. Come la maggior parte del suo lavoro, il Giardino è la manifestazione di un microcosmo capace di rivelare le immagini archetipali più profonde e segrete del nostro inconscio. Per il visitatore che ne varca il muro perimetrale, il quale simbolicamente separa il mondo reale da quello immaginario, si apre infatti un viaggio iniziatico che lo conduce a combattere draghi e diavoli e a imbattersi in regine e profeti per incontrare alla fine l’Angelo della Temperanza.”
Il giardino è vasto due ettari, e molte delle sculture sono abitabili. Per tutto il tempo della realizzazione del giardino Niki ha infatti abitato nella sua opera, creando la sua casa all’interno della figura dell’Imperatrice. Il cemento dei sentieri, che seguono la conformazione naturale dell’area, è caratterizzato dalle incisioni di pensieri, appunti, numeri, citazioni e disegni lasciati dall’artista.
Il parco è l’esempio perfetto di opera d’arte totale: ogni dettaglio è stato supervisionato dall’artista e nulla è lasciato al caso. Lo stesso padiglione d’entrata è stato disegnato dal celebre architetto Mario Botta.
Per la volontà dell’artista, nel giardino non si realizzano visite guidate per lasciare l’interpretazione ai visitatori, liberi da ogni condizionamento.
Si tratta di un luogo magico in cui il visitatore, in prima persona, assiste alla fusione di arte e natura.
No Comments
Sorry, the comment form is closed at this time.