L’Ispirazione ancora da Scrivere
L’evoluzione del mercato e la nuova Consumer Social Responsibility di cui abbiamo parlato nel nostro ultimo post, ci hanno portato a porci una domanda: da dove può nascere l’innovazione che le organizzazioni oggi necessitano per rispondere a queste richieste della società? La risposta è intorno a noi.
Lasciarsi ispirare da coloro che ci circondano e dagli avvenimenti della vita, ricercare emozioni e sapersi emozionare. Cambiare idea. Non dare del matto al vicino che percuote due pietre, ma coglierne la scintilla. Riflettere sul quotidiano e su come potrebbe essere migliore. Se si spegne la nostra luce, cercare il modo per riaccenderla o fare in modo che non si spenga anche per gli altri. Superare noi stessi, estendere i nostri orizzonti. Pensare in grande, agire per il bene di tutti.
Quella che oggi ci piace chiamare contaminazione è la strada vincente per la creazione di nuovi prodotti, iniziative e attività socialmente responsabili.
Oggi lo sforzo richiesto è quello di innovare spostando il focus da customer value a stakeholder value: un valore che nasce da un bisogno, da un desiderio, da un fatto, da uno shock, da una celebrazione. E soprattutto, un valore creato direttamente da coloro che ne saranno anche fruitori e beneficiari, un’innovazione che replichi un impatto positivo o eviti ad altri di subire un impatto negativo. Partendo dal nostro vissuto, anche individuale, pensiamo a come il business possa fare del bene: una raccolta fondi per la ricerca? Una borsa di studio? Un nuovo modello di governance? Un packaging diverso? Una nuova mission che coinvolge le future generazioni?
E non siate timidi. Condividete la scintilla che ha innescato la generazione di idee, e raccontate quello che le vostre organizzazioni fanno: che impatto potrebbe avere la vostra esperienza? Quali innovazioni può stimolare negli altri?
Così come in famiglia si narrano le proprie avventure, i propri ostacoli, momenti di eroismo e fotografie eccezionali che diventano parte di una storia comune, allo stesso modo le organizzazioni possono e devono condividere le proprie storie con gli altri. Da un lato traspariranno l’identità e i valori dell’azienda dando modo ai consumatori di riconoscersi nel brand, dall’altro lato i racconti saranno fonte di ispirazione per gli altri che saranno contagiati e potranno scegliere di muoversi in sinergia per creare un nuovo futuro.
Sarà poi importante non rimanere nella propria storia, ma ascoltare e capire quelle degli altri per respirare nuova energia. Così facendo saremo in grado di rinnovarci e migliorarci vivendo dei capitoli che forse agli inizi della nostra storia non avremmo mai pensato di poter scrivere. E sarà sorprendente rileggersi per realizzare come i personaggi con cui abbiamo interagito hanno dato svolta a un pensiero e segnato un passaggio fondamentale, o come nell’ultimo paragrafo si palesi la necessità o l’opportunità di scrivere un nuovo capitolo. E la magia di questa storia è il suo eterno e imprevedibile divenire: tante pagine scritte, ma infinite ancora da riempire. A voi la penna!
Gaia Urati
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